La storia, dell’uomo e dell’albero, si lega al territorio; albero e uomo, insieme, sono memoria di retaggio che vive e rimane dentro. A un certo punto siamo stati chiamati a cercare la nostra radice, cerchiamo risposte. Nel silenzio il nostro albero, segno del territorio, rigoglioso, ha offerto la sua fronda, ha regalato qualche frutto, ha atteso la nostra attenzione. Ha assicurato la sua ideale presenza per noi in cammino, alla ricerca della visione cosciente del centro della vita: la conoscenza. Ci siamo ritrovati, le memorie si sono ricongiunte, le due isole sono unica armonia. Nessuna attesa e nessuna partenza sono state esperienze vane, indipendente la visione, hanno portato all’unico punto: la vita consapevole. Idealmente ora proviamo rappresentare una congiungente di possibili armonie, anche date perdute, anche alberi secchi pronti per il fuoco sono la storia nostra. Ogni vita conserva il segno del viaggio, ogni passaggio può essere la rinascita. Ogni intelligenza escogita la via per dare il senso anche dove non appare chiaro o non si vede possibile. Ogni energia assicura energia. Amare è ora la strada.